Referendum costituzionale panrusso del 2020 | |||||||||||
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«Siete d'accordo con le modifiche proposte dal Presidente alla Costituzione della Federazione Russa» | |||||||||||
Stato | Russia | ||||||||||
Data | dal 25 giugno al 1 luglio 2020 | ||||||||||
Tipo | costituzionale | ||||||||||
Esito | |||||||||||
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Quorum | non previsto | ||||||||||
Affluenza | 57,88% | ||||||||||
Risultati per regione | |||||||||||
Il referendum costituzionale in Russia del 2020 è stato indetto per approvare o respingere una legge di revisione costituzionale che include cambiamenti radicali alla costituzione e prevede, tra le altre cose, il permesso a Putin di ricandidarsi per altri due mandati presidenziali di sei anni e misure sociali su pensioni e stato sociale, nonché misure conservatrici come il divieto costituzionale del matrimonio tra persone dello stesso sesso,[1] assicurare educazione patriottica nelle scuole e porre la costituzione al di sopra del diritto internazionale.[2][3][4][5]
Le votazioni si sono tenute dal 25 giugno al 1º luglio 2020. Il referendum è stato proposto dal presidente Vladimir Putin durante il suo discorso all'Assemblea federale il 15 gennaio 2020.[6]
Il referendum è legalmente indicato come un "voto tutto russo" (in russo: общероссийское голосование, romanizzato: obščerossijskoe golosovanie), poiché non si svolge in conformità con la legge costituzionale federale sul referendum.
Il voto era originariamente previsto per il 22 aprile, ma a causa della pandemia di COVID-19 nel paese il voto è stato rinviato ad una data successiva.[7]
Ci sono state varie manifestazioni e critiche sulla legittimità della votazione da parte degli oppositori, soprattutto dal democratico e liberale Aleksej Naval'nyj.
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